L’home staging è uno strumento di comunicazione e marketing immobiliare. Serve a valorizzare uno spazio, migliorandone l’immagine per la vendita o lo short rent. La tecnica nasce negli Stati Uniti e si applica ad ambienti residenziali, strutture turistico-ricettive e molto altro.
Cristiana Vannini cura un progetto di home staging per le Residenze Campari di Sesto San Giovanni, commissionato da Moretti Real Estate in partnership con Lago ed Artemide. Un appartamento al rustico di 170 mq viene allestito per sintetizzare la visione contemporanea dell’architetto sul mondo dell’abitare ed orientare i potenziali clienti a visualizzare i pregi dell’immobile.


Il significato dell’operazione
Le operazioni di home staging rendono il mercato immobiliare più efficiente perché abbreviano i tempi di vendita, limitando le riduzioni sul prezzo richiesto. Si agisce per implementare il valore percepito, si ricerca un impatto emozionale, un coinvolgimento emotivo coerente col profilo dei possibili acquirenti.
Appartamento campione e home staging sono concetti diversi. Nei grandi cantieri residenziali esiste un ufficio vendite, che guida i visitatori attraverso uno o più alloggi di piccolo taglio completamente arredati. L’home staging è un intervento alternativo, più discreto ed economico; diversamente dai campioni, non preclude la possibilità di personalizzare arredi e finiture.
Si tratta di un intervento temporaneo, in cui l’architetto si adopera per allestire lo spazio e dare un’idea di casa senza elementi troppo personali. Si “mette in scena” per stimolare la fantasia del visitatore e proiettarlo all’interno dell’ambiente, mostrando il volume senza distorsioni.



Le Residenze in Via Campari
Quattro torri di altezza variabile disegnano lo skyline di Sesto San Giovanni secondo il progetto di Mario Botta e Giancarlo Marzorati. Le tipologie di alloggi sono molteplici, dai bilocali ai superattici, perseguendo schemi planimetrici originali ed uno standard qualitativo elevato. (Leggi di più qui)
Moretti Real Estate assegna a Cristiana Vannini il progetto di home staging, sulla base di un ambiente nudo, ancora al rustico, per agevolare la comprensione degli spazi e favorire la percezione di un luogo familiare e domestico.


La partnership con Lago e Artemide
Lago e Artemide sono due aziende leader nel settore dell’arredamento e dell’illuminazione di design, sempre forti di un approccio precorritore e all’avanguardia. L’home staging di via Campari fornisce lo spunto per una stimolante operazione di cobranding: un’audace sinergia tra mondo dell’interior e del product design.
Cristiana Vannini impiega forme pure, ricerca un’estetica essenziale e sviluppa progetti neutri, qualificati dalla sostanza materiale degli elementi architettonici e da oggetti dalla forte personalità. La scelta ricade su Lago e Artemide perché sono due brand perfettamente coerenti con questa visione, dediti al perfezionamento formale e all’innovazione; sempre curiosi nei confronti di iniziative non convenzionali.
Gli arredi Lago appaiono sospesi a mezz’aria, discretamente sostenuti da piedritti in cristallo trasparente. Tavolo, divani e tavolino fanno parte della serie Air, il letto, giustamente, si chiama Fluttua. Artemide pertecipa con due famiglie di lampade cult: Castore sospensione e terra e Dioscuri da tavolo.


Il progetto di home staging
L’home staging non è una ristrutturazione né una decorazione. Nell’appartamento di via Campari, Cristiana Vannini mette in scena l’abitazione, organizza un vero e proprio set, traducendo un concetto dell’abitare in elementi astratti.
La ricerca a monte del progetto indaga i fenomeni di significazione, ovvero le relazioni che legano oggetti presenti a concetti materialmente assenti. Un letto non fa una camera, ma può darne l’impressione… In un appartamento non ancora ultimato, privo di serramenti e pavimentazioni, il senso della proporzione è alterato; le stanze vuote sembrano meno ampie.
Cristiana Vannini lavora di richiami e rimandi, a metà strada tra interior ed exhibit, con l’obiettivo di orientare il visitatore a mezzo di segni minimi e ricchi di significato: gli oggetti iconici, per l’appunto.
Svela le potenzialità dell’immobile suggerendo la possibile interpretazioni degli spazi. Tramite un alfabeto formale di base disegna una scenografia sintetica ed esaustiva, neutra ed identitaria.
Gli aspetti cruciali dell’architettura diventano riconoscibili e tutto assume la giusta dimensione. Nell’installazione temporanea i volumi grezzi sono trattati per essere evanescenti; solo il contrasto dei serramenti, degli arredi e della tappezzeria interrompe le grandi superfici bianche.
C’è tutto ed il contrario di tutto; c’è l’idea di casa.



Libreria componibile Net, sedie Steps, poltrona Huggy e comodini 36 e 8 di Lago.
Foto di Saverio Lombardi Vallauri. La gallery completa su cristianavannini.com
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