Leggere Corrente a Casa Boschi Di Stefano è il titolo della mostra allestita dal 5 dicembre 2018 al 3 marzo 2019, per celebrare gli 80 anni dalla fondazione della rivista Corrente. Il progetto grafico e l’allestimento sono a cura di Cristiana Vannini. L’esposizione fa parte di un progetto più ampio che coinvolge il Museo del Novecento e la Biblioteca Sormani.
Una rivista eversiva
Nel 1938 Ernesto Treccani, appena diciassettenne, fonda la rivista Vita Giovanile e nello stesso anno, in Italia, sono emanate le leggi razziali. Il mensile nasce per raccogliere le idee di un gruppo di artisti, filosofi e letterati milanesi: una lettura critica del fascismo.
Ben presto le pubblicazioni diventano quindicinali e la rivista cambia nome in Corrente, rivolgendosi ad un pubblico più esteso e promuovendo la funzione sociale dell’arte. Il dissenso al regime fascista è aperto, tanto che la rivista sarà soppressa nel 1940 su indicazione di Mussolini.
La censura del periodico non ne inibisce il carattere militante. L’attività culturale continua, tanto che gli aderenti alla rivista si riaggregano sotto mentite spoglie. Mettono in scena spettacoli teatrali ed allestiscono una piccola galleria d’arte, fino al cessare definitivo di ogni iniziativa nel 1943.

Il movimento artistico
Sotto il nome di Corrente si riuniscono numerosi artisti aperti alle avanguardie europee del periodo, completamente a sfavore della propaganda fascista e delle ideologie razziste.
Il movimento Corrente si interroga sui temi dell’arte, della filosofia, dell’architettura, della letteratura, della musica, del cinema, della poesia… Lo fa con atteggiamento etico, ancora prima che estetico.
Arnaldo Badodi, Renato Birolli, Bruno Cassinari, Lucio Fontana, Renato Guttuso, Giuseppe Migneco, Ennio Morlotti, Aligi Sassu, Italo Valenti ed Emilio Vedova sono solo alcuni dei personaggi che, nel 1939, partecipano alla prima e alla seconda mostra del movimento Corrente.

Casa Boschi Di Stefano
La mostra Leggere Corrente è allestita nella location più autentica: Casa Boschi Di Stefano, in Via Giorgio Jan 15, a Milano. Nella palazzina anni Trenta, progettata dall’architetto milanese Piero Portaluppi, risiedevano i coniugi Antonio Boschi (1896-1988) e Marieda Di Stefano (1901-1968).
La coppia, mossa da una profonda sensibilità artistica, ha collezionato più di 2000 opere, tra dipinti, sculture e disegni, dando vita ad un vero patrimonio dell’arte italiana del XX secolo.
La dimora storica e le opere esposte vengono donate al Comune di Milano nel 1974. La casa museo è aperta al pubblico con ingresso gratuito ed è visitabile grazie al lavoro dei volontari del Tourign Club Italiano.


L’allestimento della mostra
Cristiana Vannini cura il progetto grafico e l’allestimento di Leggere Corrente, in Casa Boschi Di Stefano. La mostra si sviluppa su due piani. Il piano rialzato, originariamente adibito a scuola di ceramica di Marieda Di Stefano, rimasto immutato dopo l’interruzione dell’attività ed il piano secondo, ex abitazione dei coniugi, ora casa museo.
Le esigenze dell’allesimento sono chiare: fornire un’informazione adeguata e distinguere i capolavori di Corrente dagli altri. È richiesta una certa delicatezza, per immaginare un intervento esteticamente coerente ed apprezzabile, soprattutto non preponderante rispetto alle opere e alla dimora, ma efficace nell’orientare il visitatore nel percorso espositivo.
La scuola di ceramica
Sia il colore dei pannelli informativi che il carattere tipografico sono apertamente ispirati alla grafica della rivista Corrente. Nella scuola di ceramica il problema di sostituire le didascalie a causa di un eventuale cambio delle opere in fase di allestimento è risolto in maniera agile. In particolare, ad una matrice fissa e segnaletica vengono applicati dei riquadri disdascalici mobili.


La casa museo
Al secondo piano di Casa Boschi Di Stefano prevale la necessità di distinguere i dipinti di Leggere Corrente tra quelli esposti. Si era inizialmente pensato ad indicatori in rilievo, ma forse avrebbero alterato la percezione dei quadri. Si è scelto di evidenziare le opere tramite un angolare giallo Corrente, applicato sul piano della parete.
I tavoli sinottici riportano delle pagine della storica rivista che trattano degli autori esposti, oltre ad alcuni estratti significativi. La lettura di Corrente è agevolata da un occhiale curioso, in completa sintonia estetica col contesto: il Fassamano.
Talvolta è stato necessario adattare le proporzioni dei pannelli informativi alle dimensioni dei bellissimi arredi, già presenti in Casa Boschi Di Stefano, al fine di non doverli nascondere o spostare e poter rendere l’esperienza ancora più autentica.

Leggere Corrente
La mostra Leggere Corrente celebra lo spirito di un movimento artistico: il percorso è a cura di Chiara Fabi con Maria Chiara Ghilardi. Le opere esposte appartenevano alla collezione privata Boschi Di Stefano; una coppia che rispecchia i propri valori nelle visioni del gruppo di artisti della Milano anni Quaranta.
L’adesione spiriturale è tale da far acquistare un numero copioso di pitture, sculture e disegni provenienti dalla prima e dalla seconda esposizione del movimento del 1939. Si tratta di un’arte capace di rappresentare la realtà senza fronzoli, che punta all’aspetto emotivo della vita.
In occasione della mostra Leggere Corrente, si espongono al pubblico alcune opere inedite, provenienti dai depositi dei musei civici milanesi, testimoni della straordinaria ricchezza culturale del Novecento italiano.


Foto di Carlo Bevilacqua. Video di Ludovica Mangini. La gallery completa su www.cristianavannini.com.Realizzazione Horace e SoluzioniMuseali.
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